Questa enorme e coloratissima istallazione dell’artista svizzero Ugo Rondinone, si trova sulla strada tra Las Vegas e Los Angeles, nel confine del Nevada proprio nel mezzo del deserto. A dicembre 2015 l’artista iniziò a pensare a quest’opera, immaginandosela all’interno di un museo… ma non gli bastava. Rondinone estese la sua esplorazione scultorea oltre i tradizionali confini delle quattro mura e scelse come quinta teatrale un maestoso deserto americano. Queste 7 forme colorate sono alte 35 metri e la loro posizione, lungo l’Interstate 15, è per l’artista una via di mezzo tra il naturale (le montagne, il deserto) e l’artificiale (la strada, il traffico).
È stata una scoperta davvero curiosa. Quell’estate siamo partiti improvvisamente per Las Vegas per motivi di lavoro, così abbiamo sfruttato quell’occasione per restare lì qualche giorno in più. Eravamo in aeroporto e nell’attesa mi sono comprata qualche rivista da sfogliare in aereo, ovviamente di viaggio e arredamento! Un articolo ha attirato la mia attenzione: parlava di questa bellissima istallazione e proseguendo la lettura mi sono resa conto che era vicina a dove stavamo andando. Infatti, la strada dove si affacciavano le Seven Magic Mountains era proprio quella che dovevamo percorrere per raggiungere Los Angeles negli ultimi giorni.
Ovviamente non potevo perdermela, così, terminati gli impegni lavorativi, abbiamo lasciato Las Vegas e siamo arrivati alle Seven Magic Mountains verso il tramonto. Non vedevo l’ora di correre sotto a quell’enorme scultura ma mi sono fermata ad osservarla da lontano: I giganteschi totem emanavano una luce così intensa nel deserto che dominavano l’intero panorama! Spettacolo bellissimo. In un attimo mi ritrovai con il naso all’insù tra quei monoliti fluorescenti; mi sentivo protetta, nascosta dagli enormi massi, sembrava quasi di essere soli nonostante non lo fossimo!
Le Seven Magic Mountains dovevano restare in mostra per 2 anni ma dato il grande successo che hanno avuto, saranno esposte fino a dicembre 2018; in realtà, si spera per una permanenza di diversi anni per il futuro. Teniamo le dita incrociate! Sarebbe infatti bellissimo farle diventare una tappa obbligatoria durante i famosi road trip americani!
