Prima di avere l’occasione di andare a Marrakech, mi ritrovavo con Giulia a fantasticare su questa città, guardando i profili instagram di altri travel blogger, e più di qualche volta ci siamo domandate: “Ma quei posti saranno davvero cosi belli?”… “Tutta Marrakech sarà curata come i riad di queste foto?”… con il post di oggi sarò felice di chiarire i dubbi che avevo, dando qualche consiglio extra per una permanenza serena a Marrakech.
Marrakech è la città più importante e storica del Marocco, superando la capitale Rabat e le due città al nord, Casablanca e Fès. Marrakech è una città in cui il sole splende tutto l’anno, le temperature scendono raramente sotto i 10 gradi e raggiungono i 28 gradi a luglio e agosto; nei momenti peggiori la temperatura può superare i 45 gradi. Da ottobre ad aprile sono concentrate le piogge, in genere non abbondanti; in estate i lunghi periodi soleggiati sono interrotti da rarissimi temporali. Non c’è esattamente un giusto periodo per andare a Marrakech, per visitare la città sicuramente i mesi intermedi come marzo-aprile e ottobre-novembre sono i migliori, con un clima caldo ma non troppo.
Arrivata in Marocco, mi sono sentita disorientata… ho avuto infatti pochi giorni per approfondire quello che questa città aveva da offrire, e alla fine questo viaggio si è rivelato una sorpresa in tutti i sensi! Il primo impatto non è stato molto positivo, Marrakech non è sicuramente una città facile per un turista, specialmente se non si conosce la sua cultura, le loro abitudini e i loro modi sfacciati di chiedere denaro agli stranieri.
Durante il tragitto in taxi sono passata per luoghi lussuosissimi, poi lungo strade molto povere, e infine mi sono ritrovata all’interno di una fiaba che solo la Medina può regalare. Per raggiungere il nostro riad dovevo attraversare un caotico mercato, ricco di profumi e odori nauseanti, passare per una stretta via di mattonelle distrutte, e poi finalmente intravedevo la porta del Riad Noir d’Ivoire. Incredibile il cambiamento drastico, un secondo prima stavo percorrendo un umile sentiero e subito dopo, varcata la porta d’ingresso del riad… un sogno!
Tutta la parte nord della Medina è molto povera e poco curata, ma per qualche strano motivo qui ci sono i riad più belli e tipici di Marrakech. Un riad che mi è piaciuto particolarmente è il Riad Yasmine, ho avuto l’occasione di andarci per pranzo e oltre il cibo molto buono, anche la location è davvero suggestiva.
PRIMO CONSIGLIO: Prenota il tuo soggiorno su una di queste tipiche strutture marocchine, ti sentirai avvolto da un’atmosfera magica e il personale del riad ti farà sentire come a casa. Al sud della Medina ci sono i resort più lussuosi della città, come La Mamounia o il Royal Mansour che sono sicuramente ad un altro livello, ma non paragonabili alle attenzioni che ti riserva un riad.
Il primo giorno sono partita alla scoperta della Medina. Ho esplorato l’interno delle mura, attraversando il souk, il Secret Jardin, la Mosque of Ibn Yusuf, la piccola piazzetta Rahba Lakdima e arrivando poi alla Koutoubia Mosque e alla famosissima piazza Jamaa el Fna. Qui sono stata letteralmente assalita da incantatori di serpenti, da gente con scimmie al guinzaglio e da commercianti di ogni tipo che cercavano in tutti i modi di farmi acquistare qualcosa. Noterai che non ho fatto nessuna foto all’enorme piazza, il motivo?? Avevo letto che fare foto in questo luogo avrebbe comportato pagare alcuni Dirham per immortalare la scena! Tanti ragazzini insistenti si improvvisavano guide turistiche soltanto per ricevere qualche spicciolo, a volte dandomi anche indicazioni sbagliate; erano senza rispetto e non si preoccupavano minimamente di essere invadenti! Mi sentivo spaventata e a disagio, ma soltanto rientrata a casa ho capito il loro vero intento… non lo facevano con cattiveria, cercavano solo di ricevere qualcosa, dopotutto il Marocco è Africa!
SECONDO CONSIGLIO: Prenota una vera guida turistica marocchina che ti accompagni all’interno della Medina, in questo modo la gente insistente, vedendoti con uno di loro al tuo fianco, non si azzarderà a chiederti niente! La guida ti porterà a scoprire i luoghi più nascosti e più affascinanti, ti farà provare le loro tipicità e cosa più importante, se avrai voglia di comprare qualcosa, ti consiglierà il posto più adatto! Ci sono molti ragazzi marocchini che parlano benissimo anche l’italiano. Se invece non ti interessa prenotare una guida, non fissare i commercianti negli occhi altrimenti penseranno che hai bisogno di aiuto; e se dovessero comunque chiederti qualcosa digli semplicemente che sai dove stai andando!!
Il cuore della Medina è un vero e proprio labirinto. Storia, cultura, tradizione, artigianato, tutti raccolti nelle millenarie mura della città vecchia. Qui se cerchi di farti un percorso da seguire, sarà impossibile starci dietro, ti perderai in ogni caso! Ci sono mille vie che sembrano tutte uguali, tappezzate da bancarelle di tessuti, di argenteria, di ciabatte (tipo quelle di Aladdin!!), di ceramiche… e come se non bastasse, a fare ancora più confusione, ci sono motorini, bici e carretti con asini che vanno e vengono per portare rifornimenti.
TERZO CONSIGLIO: Divertiti a girovagare per le strette vie della Medina senza avere un percorso preciso, fai però attenzione ai motorini mentre cammini, perché capita che questi sfreccino veloci tra la gente e si appiglino con il manubrio sulle borse dei turisti… senza volerlo, ti ritrovi in un attimo con la faccia a terra.
Nel mio veloce itinerario di Marrakech, non poteva mancare la visita al museo di Yves Saint Lauren e al Jardin Majorelle. Ho raggiunto a piedi in poco tempo, dal nord della Medina, questa via al di fuori delle mura, ma ho rischiato la vita più volte a causa della guida sfrenata delle persone locali. Arrivata davanti al giardino, pensavo che la coda per prendere il biglietto fosse per entrambe le visite, cosi mi sono messa in fila (era davvero lunga) ma dopo 10 min ho scoperto che quella coda era per entrare solo al Jardin Majorelle, mentre il museo era poco più avanti. All’ingresso del museo stranamente ho aspettato solo un minuto e mi hanno dato la possibilità di prendere entrambi i biglietti (museo e giardino), senza così dovermi rifare la coda più tardi. Qui, oltre che al museo e al giardino che sono davvero da vedere, ho apprezzato molto i pochi negozi di design di questa zona come 33 Rue Majorelle e Anitan Rugs.
QUARTO CONSIGLIO: Anche se non sei appassionato di moda, non perdere l’occasione di visitare questo splendido museo, anche solo per vedere il quartiere, che è molto diverso dall’interno delle mura. Il giardino lo immaginavo più grande ma ne vale comunque la pena. Quindi in definitiva, non dimenticarti di andare fino in fondo alla via per prendere entrambi i biglietti.
Le terrazze nascoste di Marrakech sono magiche all’ora del tramonto. Una sera verso le 18.00 ho raggiungo la terrazza di El Fenn per un aperitivo. Altro che un semplice drink, mi hanno offerto un mega divano per me e il mio fidanzato! Abbiamo poi ordinato due buonissime centrifughe di vari frutti e qualche stuzzichino; mi sono perfino tolta le scarpe e messa comoda a leggere un giornale mentre il sole scendeva e il cielo si dipingeva di rosso.
QUINTO CONSIGLIO: trascorri un paio d’ore o anche un intero pomeriggio a riposarti su una delle tante terrazze che offre la città, goditi il tramonto e la pace che questi posti nascondono. Una volta che ti troverai nel caos della città, sentirai davvero il bisogno di un momento tranquillo, specialmente senza nessuno che ti disturbi. Ti consiglio di mandare una mail per prenotare (sempre gradita), anche il giorno stesso! Ti lascio i nomi di alcune terrazze che avevo individuato: El Fenn, Riad Ksar, NOMAD.
Durante il soggiorno al Riad Noir D’Ivoire ho avuto il piacere di farmi fare un massaggio da una fantastica marocchina. Dopo una piena giornata a Marrakech, ci voleva proprio un pò di relax! Quasi tutti i Riad hanno una zona SPA con area piscina.
SESTO CONSIGLIO: riservati un pò di tempo per provare un massaggio marocchino. Quando ti consegnano la brochure con le proposte dei massaggi sarai sicuramente indeciso su quale scegliere. Ne ho provati 2 ed erano entrambi favolosi, quindi lasciati guidare dal tuo istinto e scegli quale più ti ispira. Non ti deludera!
Il terzo giorno ho passato parte della mia giornata in un bellissimo posto in mezzo alla natura, appena fuori dal caotico centro di Marrakech: Il Beldi Counrty Club. Qui mi sentivo in un’altra epoca, erano tutti molto rilassati, ad ogni cosa era dedicato il suo tempo, gli infiniti campi di rose che mi circondavano mi trasmettevano calma e la gente che alloggiava li era serena e spensierata… tutta un’altra cosa rispetto alla frenetica Medina. Ogni ambiente era arredato con lo stesso gusto elegante e sempre ricco di dettagli. Non sembrerebbe ma questo posto offre molte cose da fare, come prendere il sole sull’area relax a fianco alla piscina esterna, prenotare un trattamento all’interno della SPA, partecipare ad un corso per imparare le tecniche per modellare la terracotta, mangiare all’aria aperta in uno dei 2-3 ristoranti-bar, e cosa più importante prenotare le tue vacanze in una delle loro bellissime stanze, tutte diverse tra di loro. Il Beldi Country Club è talmente grande che penso di non essere nemmeno riuscita a girarlo tutto, nonostante abbia cercato di curiosare ovunque; mi piaceva davvero molto stare li.
SETTIMO CONSIGLIO: Anche se non hai prenotato una stanza al Beldi Country Club, puoi comunque passare un pomeriggio in questo angolo di pace, ti sentirai davvero rigenerato! Puoi fare come me, prenota un tavolo per pranzo e ti offriranno un pacchetto “LUNCH + POOL” a 390 Dh (circa 35€). Se mentre sei in viaggio a Marrakech, hai bisogno di passare qualche ora circondato dalla natura questo è il posto giusto!
Mentre ero a casa a cercare di organizzare il mio tour, non potevo non includere una visita all’enorme Resort La Mamounia. Per entrare bisogna per forza avere una prenotazione e mostrarla al momento dell’arrivo. Ho mandato varie email per prenotare una cena, un pranzo, per prendere il famoso tè marocchino, ma niente da fare era sempre tutto pieno. Alla fine ho trovato posto per un aperitivo presso Le Marocain. Un bellissimo bar ai piani alti con vista sull’enorme giardino del Resort.
OTTAVO CONSIGLIO: Ne vale assolutamente la visita, anche solo per vedere la bellezza del posto e solo quando sarai dentro alle mura del Resort ti renderai conto di quanto grande sia. Mi raccomando la prenotazione e un abbigliamento serio, altrimenti non ti faranno entrare.
Parte del pomeriggio dell’ultimo giorno l’ho passato nella bellissima SPA di Es Saadi Resort, al di fuori della Medina. Mi sono rilassata un pò in piscina, e riposata su uno dei materassini ad acqua nella stanza relax. Probabilmente avrei dedicato meno di un pomeriggio all’interno della SPA, ma mi sono ben rigenerata.
NONO CONSIGLIO: Fuori e dentro le mura di Marrakech ci sono moltissimi riad o resort che danno la possibilità di passare ore o un’intera giornata nella loro area benessere. Mentre organizzi il tuo tour, prenota anche un ingresso ad una della tante SPA che questa città nasconde. La mia alternativa al Es Saadi Resort era il riad La Sultana, ma sfortunatamente non ho trovato posto.
Le mance sono davvero all’ordine del giorno, i marocchini le chiedono in qualsiasi occasione. Sono d’accordo a dare la giusta ricompensa, se una persona se lo merita davvero. Mi è capitato di ricevere aiuto da un signore per portare la mia valigia fino al riad dove alloggiavo, e alla fine, senza aver chiesto nulla, mi ha chiesto 20€ per il disturbo. Ero arrivata a Marrakech da neanche un’ora e non sapevo come funzionasse… bisogna trattare!
DECIMO CONSIGLIO: Tutto questo per farti stare attento riguardo alle mance che richiedono, perché tendono sempre ad essere molto corpose. Preparati già 2-3 € in tasca, a meno che tu non sia disposto a ricompensare di 20€ ogni persona che cerca di aiutarti!!
Non c’è stato giorno che il personale del riad non mi dicesse di andare a fare l’escursione con i cammelli. Probabilmente avevano proprio bisogno di sponsorizzarla! Uscendo in taxi dalle mura, ho scoperto che l’escursione era all’interno di un deserto recintato, pieno di palme, appena fuori dalla Medina. Qui ti fanno fare un giro in cammello di circa un’ora e cercano di farti sentire in un vero deserto in mezzo al nulla. Per fortuna non ho ascoltato chi me l’ha consigliata, mi è sembrata una cosa tutt’altro che autentica!!
ULTIMO CONSIGLIO: Io non ho avuto il tempo necessario di dedicare 2 giorni all’escursione ma, avendo fatto l’uscita sul deserto di Dubai, mi sarebbe piaciuto molto. Se hai voglia di fare un’uscita sul deserto con i cammelli, prenditi 2 giorni per la visita al vero deserto del Sahara. Sarà una cosa più impegnativa perché non esistono tour in giornata sul deserto, ma dormire in tenda e vedere le enormi dune di sabbia ti emozionerà moltissimo!